Dall’autrice di 101 cose da fare in Abruzzo almeno una volta nella vita
Situato al centro dell’Italia, in una posizione di confine, strategicamente delicata, l’Abruzzo è stato conteso da romani, goti, longobardi, saraceni, normanni, angioini, aragonesi, francesi, austriaci… Ci troviamo dunque davanti a una regione che ha molto da raccontare e ha già vinto la sfida più importante: riuscire a conservare una sua identità ben distinta, quell’abruzzesità del cuore mantenutasi immutata persino in quanti si sono allontanati da tempo dai loro luoghi d’origine. Epiche dinastie, eroici episodi di resistenza, mitiche gesta di santi e briganti, parabole artistiche, colpi di scena, creazioni culinarie da guinness, avvistamenti e contatti extraterrestri: emergono di continuo sorprese e rivelazioni seguendo dalla preistoria al postmoderno la lunga avventura di una terra le cui provincie si rivelano ancora ai giorni nostri ben caratterizzate.
Con un approccio lontano tanto da quello di un testo scolastico quanto da un’erudita monografia, questo libro prova a ripercorrerne la Storia in un’innovativa modalità, affiancandola alla geografia, al folklore, al mito, all’antropologia, alle curiosità di un’attualità divenuta cosmopolita. Per dimostrare quanto l’Abruzzo di oggi sia ancora figlio dell’Abruzzo di ieri.
Ecco alcuni dei 101 perché più curiosi:
Perché la Madama s’innamorò dei suoi feudi?
Perché Mazzini si ritrovò ospite in un convento?
Perché l’interessamento di Carlo Magno è passato alla Storia?
Perché il lago di Scanno è magico tuttora?
Perché Chieti ha una triplice anima?
Perché il culto di Ercole ebbe un grande successo?
Perché la Scuola di Posillipo parlò abruzzese?
Perché gli alieni si scontrarono sui cieli aprutini?
Perché Pescara è legata alla nona arte?
Perché il più leggendario tesoro non è stato ancora scoperto?
Perché non di sola politica vive l’uomo?
Perché l’Abruzzo ebbe il suo Garibaldi?
Perché nel Nuovo Millennio la conca resta un evergreen?