Dall'Inquisizione agli anni di piombo
Nell'anima della città si nasconde un cuore assassino
Principi, condottieri, carnefici, serial killer, banditi e terroristi
Il lato oscuro della Milano feroce e criminale
Si dice che il male abbia molte facce. Nella storia di Milano queste facce sono state quelle di principi e di condottieri, streghe presunte e veri carnefici, serial killer e poliziotti prezzolati, banditi e terroristi.
Accomunati da efferatezza e origini, hanno mietuto le loro vittime con l’inganno o con la violenza trasformando la capitale morale d’Italia in un autentico Far West. Questo libro rivela vizi privati e pubbliche crudeltà di duchi e contesse delle corti rinascimentali dei Visconti e degli Sforza; ricostruisce gli efferati crimini dei capi delle “polizie private” durante i seicento giorni di Salò; ripercorre le gesta di bande criminali divenute a loro modo leggendarie, passando per i secoli delle congiure consumate all’ombra dei palazzi, dei processi sommari celebrati “in nome di Dio” e della persecuzione dei patrioti nel periodo della sottomissione all’impero d’Austria. Non mancano i ricorrenti assassini seriali che hanno riempito le cronache fin dalla metà dell’Ottocento, né i maggiori protagonisti – di destra come di sinistra – degli anni di piombo, alcuni dei quali sopravvissuti a quella stagione terribile, ai processi, alle condanne per riapparire a sorpresa ai nostri giorni, in alcuni casi più potenti e feroci che mai.
Tra gli argomenti trattati nel libro:
Bernabò Visconti: l’incarnazione del male
Giovanni Maria Visconti: bizze e capricci del Nerone alla milanese
Gian Giacomo de’ Medici: Quasi un Dracul
Bianca Maria Scappardone: uomini e mantidi
Francesco Maria Guaccio: scope e martelli per le streghe
La Banda Carità: sinfonia di morte
Quelli dell’Aprilia nera: rapine e pallottole fra le macerie
Renato Vallanzasca: Bandito a Milano
Antonio Busnelli: il becchino in corsia
Gilberto Cavallini: il killer nero
«Gli autori tracciano il loro oscuro labirinto narrando con oggettività vicende inquietanti. Il terrore diventa un affare di famiglia.»
Laura Laurenzi, la Repubblica
«Una carrellata di fatti oscuri e crudeli, operati da famiglie che hanno utilizzato ogni genere di sopraffazione per difendere il proprio nome e potere.»
Panorama.it