In 300 ricette tradizionali
Il patrimonio gastronomico che non ti aspetti
I prodotti migliori della terra al servizio di una cucina tipica
Molti la conoscono come un paradiso della natura e della civiltà, ma non tutti sanno che di sublime la Valle d’Aosta vanta anche il patrimonio gastronomico. Le rastrelliere di legno che raccolgono le forme di pane, bianco, giallo e nero; il fuoco sempre acceso per cuocere minestre, zuppe, insaccati e carni, i paioli di rame neri di fumo che si trasformano in magico crogiolo per la polenta giallo-oro che staziona, bofonchiando impaziente: la civiltà della tavola della regione è sommessa e al tempo stesso nobile. Dagli orti, dai campi, dai frutteti provengono prodotti semplici e antichi; dai boschi, funghi, castagne, frutti selvatici; dalle pendici cacciagione regale. E dai vigneti, tra i più elevati d’Europa, vini deliziosi per colore, profumo e assaggio, indispensabili, come nessun altro, per accompagnare le appetitose vivande: crostoni con la fonduta, crocchette di fontina, jambon de bosses, lardo di Arnad, mocetta, cannelloni, tortelloni e tagliatelle alla valdostana, favu, viandon, caillettes, camoscio stufato, capriolo, soça a la cogneintze, purè di noci fresche e, per finire, ciambelline d’Aosta, coppette di Monte Bianco, torcetti di Saint Vincent, torta cretobleintze e altre dolci prelibatezze.