Il caso editoriale dell’anno in Inghilterra
Un grande thriller
Un’accusa infamante
Una pena scontata da innocente
Una bugia durata troppo tempo
Emma Cartwright ha una vita all’apparenza normale: una bella casa, un gatto, il volontariato la domenica. Nessuno però sa che, tre anni prima, si chiamava Susan Webster e aveva ucciso Dylan, suo figlio di appena dodici settimane. Susan non ricorda nulla dell’accaduto, ma come può non credere a medici, poliziotti e avvocati che hanno raccolto prove quasi schiaccianti della sua colpevolezza? Eppure, nonostante tutti gli indizi siano contro di lei, c’è una piccola parte del suo cervello che non è convinta della versione che le hanno raccontato, che non pensa sia possibile rimuovere un gesto tanto tremendo come l’uccisione del proprio bambino. E se in realtà non fosse un’assassina? E se suo figlio fosse vivo? Susan non può darsi pace finché non trova risposte certe, così decide di lanciarsi in una folle corsa alla ricerca della verità, lottando contro una rete di segreti e bugie che coinvolge proprio le persone che più ama e che minaccia di fare a pezzi tutto il suo mondo.
Le hanno detto che ha ucciso suo figlio, e ormai ha scontato la sua pena. Ma se le avessero mentito?
Un capolavoro.
«Misterioso come una strada buia di montagna e dal ritmo serrato, l’esordio di Jenny Blackhurst vi terrà incollati alla sedia.»
«È il miglior thriller che ho letto quest’anno. Difficilmente rinuncio a una buona notte di sonno per un libro, ma questa volta mi è stato impossibile. Consigliatissimo.»
«…e poi dicono che le donne non amano i thriller! Io sono diventata dipendente, non vedo l’ora che esca il prossimo!»