Introduzione di Bruno Traversetti
Traduzione di Nicoletta Rosati Bizzotto
Edizione integrale
Il ritorno di Sherlock Holmes è il libro con il quale Arthur Conan Doyle, assecondando le pressanti richieste del suo pubblico, fa sorprendentemente rientrare in scena il famoso investigatore, dopo averne narrato la morte in un’opera precedente. Scampato per miracolo, dunque, alla fine che il suo stesso autore aveva predisposto per lui, Sherlock Holmes riappare in una Londra che la sua lunga assenza ha reso più vulnerabile alle infaticabili trame dei criminali. Ma, spalleggiato dal fedelissimo Watson, il grande investigatore torna a fare uso della sua affilata intelligenza analitica nella densa nebbia inglese e nei delittuosi misteri che vi si occultano, offrendosi ancora come paladino di quei valori di razionalità e di umanesimo scientifico che ne hanno fatto un eroe-simbolo dell’Inghilterra vittoriana e positivista.
«Era una sera buia e tempestosa di fine novembre. Holmes ed io eravamo rimasti in silenzio tutta la sera; lui impegnato a decifrare, con una potentissima lente, le iscrizioni originali di un palinsesto: io, immerso nella lettura di un trattato di chirurgia, uscito di recente. Fuori, il vento ululava incanalandosi per Baker Street mentre la pioggia sferzava i vetri delle finestre.»