Aziz Hakimi


nato nel 1973 a Herat, Afghanistan, è cresciuto in Iran, dove la sua famiglia si è rifugiata dopo l’invasione sovietica. Tornato in Afghanistan nel 1989, ha lavorato a Kabul per le Nazioni Unite durante la guerra civile e collaborato con la BBC. È consulente nato per i rapporti con i media in Afghanistan e ha partecipato a numerose conferenze internazionali. Ritorno a Kabul è il suo primo romanzo. Al momento sta lavorando a una raccolta di racconti. 

L'amore vive nonostante la guerra

Una storia commovente tra gli orrori della guerra
Perché sopravvivere non significa continuare a vivere

Estate 1980. Un anno dopo l’invasione russa dell’Afghanistan, il piccolo Delawar gioca spensierato con il suo amico Nasim.

Saranno i loro ultimi giorni insieme: i soldati sovietici, infatti, hanno accusato gli uomini del villaggio di aiutare di nascosto i mujaheddin e hanno ucciso suo padre davanti ai suoi occhi e a quelli della madre Jamila. Chi non muore, scappa.
1989. Stabilitosi con la madre nella Kabul infestata dai talebani, Delawar, dopo essere sopravvissuto a un drammatico incidente, è diventato un uomo rispettato, mercante di ferrivecchi, tra cui bombe disinnescate, pezzi di carri...